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Founder

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I nostri Founder ci hanno insegnato
dal primo giorno come essere un partner affidabile.

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I nostri
Company Founder.

Siamo consapevoli dell’importanza di sviluppare una profonda comprensione per chi lavora insieme a noi, capire i loro bisogni e le loro esigenze. Questa è una parte fondamentale per guidare un’organizzazione su larga scala poiché il lavoro di crescita è sempre un percorso di squadra e mai individuale.

Roberto Benigni & Carlo Castellano

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Roberto
BENIGNI

Founder – CEO

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Carlo
CASTELLANO

Founder – DC Manager – COO – CSO

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Roberto
Benigni

Founder – Chief Executive Officer

Mi chiamo Roberto Benigni, sono nato ad Ascoli Piceno il 14/07/1963 e, a tutti gli effetti, mi sento oggi pescarese d’adozione.

Tutta la mia famiglia d’origine vive a Pescara: i miei genitori, mio fratello più grande e mio fratello più piccolo, che, ahimè, con mio grande dolore, è venuto a mancare. Sono sposato con Lina ed ho due splendide figlie, entrambe laureate: Sofia e Federica, che oggi fanno parte, lavorativamente parlando, della grande famiglia AESYS.

Da bambino ho immaginato di fare tantissime cose: il calciatore, il paracadutista, lo steward, il super eroe, ma è chiaro che, per come sono andate effettivamente le cose, dovevo fare altro. Forse il mio carattere introverso e la confusione che regnava nella mia testa mi hanno un po’ depistato all’inizio: l’unica cosa importante era, oltre al calcio, correr dietro alle ragazze. Ho conseguito il diploma da geometra presso l’istituto Manthonè di Pescara e dopo aver provato, senza voglia e successo, un anno di università, ho iniziato a lavorare.

Durante il mio periodo scolastico mi sono sempre impegnato a non strafare: l’unica cosa importante era essere promosso. Non ho avuto mai particolari difficoltà nello studio, me la sono sempre cavata.

Nella mia vita ritengo di aver preso sempre tantissime decisioni importanti, ma quella che credo mi abbia spronato e formato di più sia stata quella di andare a vivere da solo a 18 anni. Considerando che il tutto avveniva 40 anni fa (oggi magari non avrebbe tanto risalto) il salto fu enorme. Il dover lavorare, pagarmi l’affitto, cucinarmi da solo, mi ha insegnato ad iniziare a badare al sodo. Prima di stabilirmi definitivamente nel capoluogo abruzzese ho girovagato tra Bergamo e San Paolo, in Brasile.

Ho fatto di tutto: dallo scaricatore al mercato, al commesso in un negozio di animali prima e di fiori poi, al lavorare nel campo terapeutico diplomandomi come operatore. Finite queste esperienze mi sono sposato, intraprendendo il lavoro di geometra presso l’azienda di famiglia che, sin dal 1975, si occupava di produzione e vendita di materiali da costruzione. Sono stati indubbiamente vent’anni di crescita professionale ed esperienziale.

È chiaro che questo bagaglio di esperienze, questi mondi diversi tra di loro hanno arricchito, nel bene e nel male, la mia vita. Ho sempre avuto il bisogno di essere comunque autonomo e soprattutto indipendente e mi sono adattato a tutto ciò che l’esigenza richiedeva. Ho voluto basare la mia vita sull’essere leale, sono conosciuto da alcuni amici per il fatto di essere senza filtri nel dire le cose, magari a volte esagero ma io così mi sento a posto. Ho sempre nutrito sentimenti di avversione verso chi non si dimostra onesto.

Nella mia vita ho avuto tante passioni, soprattutto sportive. Ancora oggi, infatti, proseguo imperterrito allenamenti e competizioni perché mi piace sfidare e fare le cose seriamente: sono convinto che “anche da una partita di pallone si vede come sei nella vita”.

Da diversi anni ho conosciuto il mio attuale socio Carlo Castellano, con il quale condividevo già la mia passione per il calcio.

AESYS è nata nel 2013, durante i miei primi 50 anni. Insomma, con una moglie e due figlie ancora minorenni, sapevo di rischiare fortemente, ma ero anche conscio di me e che, comunque, il mondo informatico era in un momento di espansione importante.

Il binomio Benigni-Castellano funziona, perché siamo opposti in tutto e per tutto. All’inizio non avevamo idea delle dimensioni che avrebbe acquisito la società ma, man mano che cresceva, abbiamo iniziato a capire che poteva diventare una realtà importante nel territorio abruzzese, sia come punto di riferimento per i ragazzi in uscita dalle università del territorio, sia per noi, perché l’idea diventava un “il centro-sud sfida il colosso nord”.

I valori o li hai oppure no e non è attraverso quello che fai che puoi raggiungerli. É tutta una questione di come ti poni di fronte al lavoro, con quello che già hai nel positivo e nel negativo. Le difficoltà nell’iniziare AESYS sono state ed ancora sono tante. Spero che il valore di AESYS possa essere sempre di più riconosciuto, anche grazie ad importantissimi ed unici accordi commerciali che abbiamo stipulato e abbiamo intenzione di continuare a stipulare. E il riconoscimento di Aesys e del suo valore, in realtà, è il mio sogno più grande.

 

 

 

 

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Carlo
Castellano

Founder – Delivery Center Manager – Chief Operating Officer – Chief Sales Officer

Sono Carlo Castellano, sono nato a Pescara ormai 52 anni fa. Il mio sogno da ragazzo era quello di fare il calciatore insieme a Ronaldo (il Fenomeno vero, non quello portoghese). Sono sempre stato attratto dalla realtà che mi circondava e tutte le volte che mi chiedono di parlare della mia esperienza tendo sempre a tirarmi indietro, perché è difficile parlare in pubblico delle cose che si amano di più senza barare. Se penso a un po’ di anni fa, sarebbe stato assurdo anche solo pensare a quello che di bello sono riuscito a far nascere. Sono state esperienze che sono entrate pian piano nella mia vita e che mi hanno cambiato inaspettatamente.

Mi è molto chiaro che tutto ciò che sono mi è stato dato. Nutro una profonda gratitudine verso chi e cosa ho incontrato nella mia vita. In primo luogo mio padre, che mi aiutò a decidere, anzi, potrei dire decise per me, di farmi studiare informatica, prima alle superiori e poi all’Università di Torino.

Durante l’Università ho poi incontrato tanti maestri, alcuni cattivi, ma soprattutto buoni amici, che mi hanno colpito e accompagnato nel mio percorso. La prima esperienza di quello che poi sarebbe stato il mio lavoro è stata organizzare per 5 anni insieme agli amici universitari una manifestazione di studenti con concerti e incontri. È stato lì che ho iniziato a intrattenere rapporti con aziende, alle quali chiedevo aiuto per finanziare i vari eventi organizzati. Da questi incontri ho iniziato a capire che l’attività commerciale e di comunicazione era quello che più mi interessava. Cercare aziende, incontrare manager e presentare una manifestazione culturale organizzata da studenti è stata una sfida interessante. Aiutare l’organizzazione dei concerti di Vecchioni e Finardi all’interno della manifestazione mi ha anche permesso di rapportarmi, da studente, con personalità del mondo artistico e politico, e questo ha fatto crescere la mia autodeterminazione e la coscienza delle mie capacità. In quel frangente, tramite quelle attività, è nata la passione che ancora oggi metto nel mio lavoro di ogni giorno.

L’incontro che poi avrebbe completato la mia personalità, tuttavia, è stato quello con mia moglie Emanuela, che ancora oggi mi accompagna e con la quale ridendo e scherzando ho fatto 4 figli, Silvia, Luca, Marco e Gigi.

Ho sempre messo tutto il mio cuore nelle cose che faccio e questo chiaramente mi ha portato anche a commettere degli errori, soprattutto guidati dalla mia esigenza di felicità. Dai tempi dell’Università ad oggi si sono susseguite varie esperienze aziendali negative che, col senno di poi, avrebbero potuto far assopire quel desiderio. Le amarezze e le delusioni fanno però parte della vita di un uomo e, tramite quelle, ho capito che l’integrità di una persona coincide col mettere il cuore in quel che si fa. Grazie a questa consapevolezza, mi sono rimesso in gioco, sempre.

Dopo l’ennesima esperienza lavorativa negativa, nel 2013, ho deciso di ricominciare con un nuovo progetto imprenditoriale assieme ad un amico. Abbiamo dato il nome AESYS a questo progetto, che si pone come sfida quella di valorizzare le competenze presenti sul territorio abruzzese mettendole al servizio delle imprese.

Da tutto questo è scaturito qui l’impegno a cercare chi, negli anni, ha dovuto emigrare verso aree dove l’informatica ha impieghi più avanzati e dove vi è più lavoro. L’impegno e il costante lavoro hanno portato alla nascita di un’azienda che oggi fa lavorare, principalmente a Pescara ma anche a Torino e in varie altre parti d’Italia, più di 240 ragazzi.

Il mio sogno è far si che AESYS sia sempre più al centro di un progetto che porti i nostri ragazzi ad affiancare i clienti aiutandoli nella progettazione delle loro strategie di crescita.